Preoccupazioni correlate al cancro riguardanti l’olio per frittura
Nuovi studi indicano che consumare i composti chimici presenti nell'olio per frittura inneschi cambiamenti genetici che promuovono la progressione del cancro.
Gli scienziati hanno notato che i topi cui hanno consumato olio FRESCO (di soia) avevano 4 volte di meno la crescita metastatica rispetto ai topi che avevano consumato olio sottoposto a trattamento termico (frittura/riscaldato più' volte)
Quando l'olio viene riutilizzato in maniera continua,i trigliceridi vengono distrutti,in questo modo ossidano gli acidi grassi e rilasciano l'acroleina,una sostanza tossica con proprieta' cancerogene.
La soluzione ideale e' quella di utilizzare una sola volta un buon olio con un ALTO punto di fumo (es arachidi)
E di mangiare fritto una volta sporadicamente (una volta o due al mese)
Cancer Prevention Research
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