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Preghiera e meditazione cambiano il cervello-Neuroscienze

  • Immagine del redattore: Alessandro Andrea Cinausero
    Alessandro Andrea Cinausero
  • 19 set
  • Tempo di lettura: 1 min

La preghiera e la meditazione attivano aree chiave nel cervello,come la corteccia prefrontale,la corteccia cingolata anteriore e il talamo.



Approfondimento :

La pratica regolare può aumentare lo spessore corticale,diminuire l'attività dell'amigdala (riducendo stress e ansia) e migliorare il controllo cognitivo e la resilienza emotiva,dimostrando che questi esercizi neurologici producono benefici mentali e fisici. 

Aree Cerebrali Coinvolte 

Corteccia prefrontale : Coinvolta nell'attenzione, nel processo decisionale e nella regolazione emotiva. 

Corteccia cingolata anteriore : Essenziale per la regolazione delle emozioni e la gestione dell'esperienza del dolore. 

Talamo : Funge da stazione di trasmissione per i segnali sensoriali. 

Amigdala : La preghiera e la meditazione riducono la sua attività,contribuendo alla diminuzione dello stress e dell'ansia. 

Effetti e Benefici Neuroscientifici 

Miglioramento dell'umore e riduzione dell'ansia : La pratica costante può portare a livelli più bassi di depressione e ansia,oltre a un maggiore rilascio di dopamina. 

Aumento della resilienza emotiva e del controllo cognitivo : La concentrazione e l'intenzione legate alla meditazione possono aumentare la capacità di gestire le emozioni e di focalizzare l'attenzione. 

Cambiamenti strutturali nel cervello : Con la pratica costante,si può osservare un aumento dello spessore corticale nelle aree legate all'introspezione e alla compassione. 

Regolazione ormonale : La meditazione può aiutare a regolare la produzione di ormoni dello stress come il cortisolo,e aumentare neurotrasmettitori come la serotonina. 



In sintesi,la preghiera e la meditazione non sono solo pratiche spirituali,ma veri e propri "esercizi neurologici" che plasmano il cervello,portando a un benessere mentale ed emotivo duraturo,come confermano le scansioni cerebrali.


Journal of Neuroscience


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