1) ESCHIMESI,OMEGA-3 E SALUTE CARDIOVASCOLARE Un ricercatore danese alla meta' del secolo scorso notò la bassissima frequenza di morti per infarto del miocardio tra gli abitanti del distretto di Umanack,in Groenlandia. Confronto' la dieta eschimese con quella dei Danesi,popolazione con un’alta incidenza di infarto,egli trovò che essa si differenziava soprattutto per il contenuto di grassi simili per quantità ma diversi per tipologia. La dieta danese era ricca soprattutto in grassi saturi,gli Eschimesi si cibavano quasi esclusivamente di pesce,col quale assumevano grandi quantità di grassi polinsaturi della serie omega 3. La relazione tra dieta ricca di pesce e protezione cardiovascolare è stata in seguito confermata da studi epidemiologici condotti in diversi Paesi,che hanno collocato gli omega 3 tra i composti naturali più interessanti per le possibili applicazioni terapeutiche. Infatti sia direttamente che attraverso i loro prodotti metabolici,questi composti possono agire come antiaritmici,ipotrigliceridemizzanti,antitrombotici ed antinfiammatori. Effetti benefici sono stati poi descritti per particolari stati patologici:migliorano lo stato di pazienti affetti da asma,artrite reumatoide,psoriasi,morbo di Crohn,riducono i sintomi di alcune malattie del sistema nervoso,come la depressione e la schizofrenia,contribuiscono a prevenire malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Dyerberg J, Bang HO, Hjorne N. Fatty acid composition of the plasma lipids in Greenland Eskimos. Am J Clin Nutr 1975;28:958-66. 2) LATTE MATERNO E DHA,SVILUPPO DEL CERVELLO NEL NEONATO Durante le ultime settimane nel grembo materno,e nei primi mesi di vita post natale,si completa lo sviluppo del cervello e della retina del neonato,organi molto specializzati e ricchi di DHA. Il latte materno si differenzia dal latte vaccino non solo per la particolare composizione proteica,ma anche per la composizione lipidica,ed in particolare per il contenuto di acidi grassi polinsaturi a lunga catena,assenti nel latte di mucca. Con il latte materno il bambino assume in media circa 10 mg di DHA per kg di peso al giorno:molto più di un adulto a dieta occidentale che ne assume 1-3 mg per kg di peso al giorno. Sulla base di queste acquisizioni i pediatri e i nutrizionisti hanno sancito l’importanza degli omega 3 nell’alimentazione per la prima infanzia. È quindi evidente come l’alimentazione materna prima e la dieta neonatale poi debbano garantire l’apporto adeguato non solo di calorie e di tutti i nutrienti,ma anche di omega 3. Lapillonne A, Jensen CL. Reevaluation of the DHA requirement for the premature infant. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids 2009;81:143-50. 3) OMEGA-3,COLESTEROLO E SALUTE CARDIOVASCOLARE Un trial di grosse dimensioni (Japan EPA Lipid Intervention Study,JELIS) condotto su 18.645 soggetti con franca ipercolesterolemia, ha dimostrato che la supplementazione con EPA (1,8 gr/ die),in aggiunta alla statina,è in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari fatali del 19% a 5 anni,e che tale terapia combinata è sicura e più efficace di quella con il solo farmaco. I benefici degli omega 3 in prevenzione cardiovascolare sono stati oggetto di una metanalisi pubblicata su JAMA (The Journal of the American Medical Association) L’effetto antiaritmico è evidente già a livelli di assunzione ottenibili con il consumo regolare di alimenti naturalmente ricchi in Omega 3,con la conseguente riduzione del rischio di morte improvvisa e di eventi coronarici fatali già dopo alcune settimane. Con dosi più elevate si possono ottenere altri effetti clinici rilevanti (riduzione dei trigliceridi e del rischio di trombosi) che richiedono però tempi più lunghi di assunzione (mesi/anni). Yokoyama M, Origasa H, Matsuzaki M, et al.; Japan EPA lipid intervention study (JELIS) Investigators. Effects of eicosapentaenoic acid on major coronary events in hypercholesterolaemic patients (JELIS): a randomised open-label, blinded endpoint analysis. Lancet 2007;369:1090-8. Mozaffarian D, Rimm EB. Fish intake, contaminants, and human health: evaluating the risks and the benefits. JAMA 2006;296:1885-99. CONSIGLI AUTOREVOLI L’American Heart Association ha definito auspicabile una dieta ricca di omega 3, che si possono assumere con almeno due porzioni alla settimana di pesce e utilizzando grassi vegetali contenenti acido alfa linolenico (ALA,semi di chia,semi di lino,noci,mirtillo rosso,canola,canapa,ecc.) e suggerisce,per i pazienti con documentato rischio cardiovascolare,il consumo di circa 1 g al giorno di EPA e DHA,preferibilmente da pesci grassi,ma anche da integratori alimentari. L’EFSA,l’agenzia europea per la sicurezza alimentare,su richiesta della Commissione Europea e valutando le indicazioni delle principali società scientifiche internazionali,ha definito nell’ordine di 250 mg al giorno l’apporto di riferimento per gli omega 3 a lunga catena. Anche un gruppo di esperti supportati dalla FAO e dall’OMS,in un documento congiunto pubblicato nel 2009 sul ruolo dei grassi e degli acidi grassi nella nutrizione umana,ha indicato in 250 mg/die l’apporto minimo giornaliero raccomandato di EPA + DHA come parte di una dieta sana rivolta alla prevenzione di patologie cardiovascolari. Per le donne in gravidanza e allattamento le raccomandazioni vanno incrementate ad un minimo di 300 mg/die di cui almeno 200 come DHA. American Heart Association Nutrition Committee, Lichtenstein AH, Appel LJ, Brands M, et al. Diet and lifestyle recommendations revision 2006: a scientific statement from the American Heart Association Nutrition Committee. Circulation 2006;114:82-96. Joint FAO/WHO Expert Consultation on Fats and Fatty Acids in Human Nutrition. Ann Nutr Metab 2009;55:1-308.

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