Linee guida per lo screening dell'osteoporosi e fattori di rischio
- Alessandro Andrea Cinausero
- 23 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Le linee guida per lo screening dell'osteoporosi raccomandano la valutazione del rischio di frattura,in donne di età pari o superiore a 65 anni e in uomini a partire dai 70 anni,con particolare attenzione a soggetti con fattori di rischio.
La densitometria ossea (MOC) è l'esame principale per la diagnosi,ma non è sempre necessaria per tutti.
Fattori di rischio: Fattori non modificabili: sesso femminile,età,etnia (europea o asiatica),storia familiare di fratture,storia personale di fratture,osteopenia,bassa densità minerale ossea.
Fattori modificabili: fumo,consumo eccessivo di alcol,basso apporto di calcio e vitamina D,sedentarietà,basso peso corporeo,alcune malattie croniche,terapia cortisonica.
Raccomandazioni per lo screening:
Donne di 65 anni o più: le linee guida internazionali raccomandano uno screening con densitometria.
Uomini di 70 anni o più: è importante valutare il rischio di frattura in base ai fattori di rischio.
Donne e uomini con fattori di rischio: la valutazione del rischio di frattura deve essere effettuata,indipendentemente dall'età.
Frequenza della MOC: in assenza di fattori di rischio,la densitometria può essere ripetuta dopo 3-5 anni.
In presenza di fattori di rischio o di osteoporosi,la frequenza della MOC può essere più breve,ma non è consigliabile ripetere l'esame più spesso di ogni 18 mesi.
Non solo densitometria: se si scopre osteopenia o osteoporosi,è necessario attuare misure profilattiche,come modifiche nello stile di vita,apporto di calcio e vitamina D,e terapie farmacologiche.
Valutazione del rischio basata sui fattori di rischio: il medico può valutare il rischio di frattura in base ai fattori di rischio del paziente.
Importante: La MOC non è un test di screening da eseguire su tutta la popolazione.
È importante valutare il rischio individuale e seguire le linee guida per la diagnosi e il trattamento.
Lo screening non è una cura.
Se si scopre osteoporosi,è fondamentale adottare un approccio multidisciplinare per la gestione della patologia.
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