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La Vitamina D,la super Vitamina

La carenza di vitamina D riveste un ruolo importante per la prevenzione di patologie sia di tipo tumorale come carcinoma intestinale, dell’ovaio, della mammella e della prostata (Garland CF et al. Am J Public Health 2006), sia di malattie metaboliche come il diabete mellito di tipo 1 (Stene LC et al, Diabetologia 2000– Ponsonby A et al, Toxicology 2002), nonché di malattie cardiovascolari (Krause R et al. Lancet 1998),tipo l’ipertensione arteriosa, e malattie autoimmuni (Ponsonby AL et al. Toxicology 2002), come la sclerosi multipla.


Bambini trattati con vitamina D nel primo anno di vita, seguiti per 31 anni, mostrano una riduzione di insorgenza di Diabete tipo I del 78% rispetto a coetanei non trattati – (Hypponen E et al, Lancet 2001).


Donne trattate con 400 UI (Unità Internazionali) di vitamina D/die mostrano una diminuzione del rischio di sviluppare Sclerosi Multipla e Artrite Reumatoide- (Munger KL et al, Neurology 2004– Merlino LA et al, Arthritis Rheum 2004).


Un team di ricercatori della Johns Hopkins University ha scoperto che la vitamina D potrebbe aiutare nella cura della sclerosi multipla bloccando la migrazione verso il cervello delle cellule immunitarie responsabili dei danni al sistema nervoso centrale. (Proceedings of the National Academy of Sciences) (PNAS).


L’attività fisica costante aiuta ad irrorare di sangue e ossigeno ossa e articolazioni, insieme ad un’alimentazione ricca di minerali e di vitamina D, è indispensabile per prevenire le patologie osteo-articolari.


La vitamina D viene assorbita in due modi :


Il primo è esporsi alla luce del sole (soprattutto d'estate,in inverno e' sempre consigliata l'integrazione) perché nella nostra pelle è presente una provitamina, detta deidrocolesterolo, che attraverso l’azione stimolante dei raggi UV si trasforma in vitamina D subito disponibile.


La seconda fonte di vitamina D è l’alimentazione. I cibi che ne sono più ricchi e da non far mancare sulla nostra tavola (tenendo conto che il nostro fabbisogno giornaliero è pari a 10 mg al giorno) sono: Olio di pesce (olio di fegato di merluzzo), salmone, aringhe, caviale, pesce azzurro (sardine, alici, sgombri), uova, funghi, soia e derivati, frutti di mare (cozze, ostriche, vongole), ricotta.


Seguono, poi, i pesci grassi (come i salmoni e le aringhe), il latte ed i suoi derivati (per chi li tollera), il fegato e le verdure verdi. Da qui il fatto che i popoli del nord, che non hanno troppa disponibilità di sole, si nutrono di burro, pesci grassi ecc.

Se è carente si corre un rischio maggiore di sviluppare carcinomi (per esempio del colon) poiché la vitamina D regola la proliferazione cellulare ed inibisce l’angiogenesi.

La sua carenza espone al rischio di infezioni virali, sembrerebbe che la stessa sindrome influenzale sia favorita dalla carenza di vitamina D per una mancata azione antimicrobica.


La vitamina D3 (25-OH-vitD) è la forma preferibile di vitamina D da utilizzare,mentre il ricorso al calcitriolo (Vit. D attivata) è consigliato solo in situazioni particolari (insufficienza renale medio-grave,grave malassorbimento,ipoparatiroidismo), peraltro in associazione alla vitamina D3.


L'optimum come assunzione sarebbe quello che si attesta sui 600/800UI die,livelli maggiori (fino ai 3000UI) sono consigliati ad atleti e sportivi (l'assunzione giornaliera di 3000 UI di Vitamina D ha favorito l’aumento del 25% dei livelli di testosterone)


Fonti e studi :


-Hormon and Metabolic Research-

-Garland CF et al. Am J Public Health 2006

-Stene LC et al, Diabetologia 2000– Ponsonby A et al, Toxicology 2002

-Krause R et al. Lancet 1998

-Ponsonby AL et al. Toxicology 2002

-Hypponen E et al, Lancet 2001

-Munger KL et al, Neurology 2004– Merlino LA et al, Arthritis Rheum 2004

-Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)




 
 
 

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