La Vitamina C
La vitamina C è indicata come antiossidante ideale poiché l'ascorbato possiede un potenziale di riduzione basso che consente la reazione con quasi tutte le specie reattive rilevanti.La vitamina C agisce anche come un coantiossidante rigenerando α-tocoferolo dal suo radicale.Oltre a ciò il radicale ascorbile,che si forma quando l'ascorbato trattiene ROS,ha una bassa reattività e può anche essere riconvertito in ascorbato.L'assunzione raccomandata di vitamina C è stabilita in 100 mg / al giorno per gli adulti e si aumenta per i fumatori (150 mg / die).In generale,frutta e verdura sono fonti ricche di vitamina C,per cui l’olivello spinoso,i peperoni dolci,i broccoli e gli agrumi devono essere evidenziati come esemplari importanti con notevoli quantità di vitamina C.Il contenuto di vitamina C nel cibo è diminuito dalla conservazione prolungata e il processo di cottura durante la preparazione.In totale,cinque porzioni di frutta e verdura sono sufficienti per soddisfare i requisiti.Tuttavia,l'assunzione ottimale potrebbe essere più alta e variare con lo stadio di vita e lo stato di malattia.Un livello di stato dell'offerta è la concentrazione di vitamina C nel plasma.In tal modo si ipotizza una concentrazione preventiva di vitamina C ≥50 μmol / L in studi epidemiologici.Rispetto ai più giovani,gli anziani e le persone affette da diabete o ipertensione hanno i livelli plasmatici di vitamina C più bassi.È nota una forte tendenza inversa alla mortalità dell'ascorbato nel sangue.Tuttavia, l'integrazione con acido ascorbico può ridurre sostanzialmente lo stress ossidativo,in particolare se associato alla vitamina E.Una dieta ricca di vitamina C associa effetti protettivi sul rischio di alcuni tipi di cancro,ad esempio il cancro del tratto gastrointestinale superiore.Oltre a questo,è stata studiata la relazione tra vitamina C e funzione cognitiva e malattia di Alzheimer.Sebbene esistano incongruenze tra i risultati dello studio,una fornitura ottimale di vitamina C sembra supportare la cognizione e può prevenire dalla malattia di Alzheimer.
Anne Siepelmeyer,Jürgen Bernhardt
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