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L'ITALIA È AI PRIMI POSTI TRA I PAESI INDUSTRIALIZZATI PER ANALFABETISMO FUNZIONALE

  • Immagine del redattore: Alessandro Andrea Cinausero
    Alessandro Andrea Cinausero
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 1 min

L'Italia è spesso indicata come uno dei paesi industrializzati con il più alto tasso di analfabetismo funzionale. 

Questo significa che una parte significativa della popolazione adulta ha difficoltà a comprendere e utilizzare informazioni scritte e numeriche,in modo efficace per affrontare le sfide della vita quotidiana e del lavoro. 

In particolare,l'indagine PIAAC dell'OCSE (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) ha evidenziato che in Italia oltre un terzo degli adulti si trova in una condizione di analfabetismo funzionale. 

Questo dato colloca l'Italia tra gli ultimi posti,se non all'ultimo,tra i paesi industrializzati. L'analfabetismo funzionale non riguarda solo la difficoltà a leggere e scrivere,ma anche la capacità di comprendere e utilizzare le informazioni per risolvere problemi,prendere decisioni e partecipare attivamente alla società. 

In Italia,questa condizione colpisce anche molte persone che hanno completato il ciclo scolastico,ma che non possiedono le competenze necessarie per affrontare le sfide della vita moderna. 

Le conseguenze dell'analfabetismo funzionale sono molteplici e impattano sia a livello individuale che sociale: difficoltà nell'inserimento lavorativo,nell'accesso all'informazione e alla partecipazione alla vita democratica,e un aumento del rischio di esclusione sociale. 

È importante sottolineare che l'indagine PIAAC è stata condotta nel 2012 e nel 2018,e da allora non sono state effettuate nuove rilevazioni su larga scala. 

Tuttavia,i dati disponibili indicano una situazione preoccupante che richiede attenzione e interventi mirati,per affrontare questo problema.



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