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Il parere del Premio Nobel Luc Montagnier sull'uso degli antiossidanti negli atleti.

Immagine del redattore: Universal DesignUniversal Design

Il parere del Premio Nobel Luc Montagnier sull'uso degli antiossidanti negli atleti. <<Quando i muscoli sono sottoposti a un lavoro intenso, l'organismo va rapidamente in carenza di ossigeno: i mitocondri delle cellule muscolari incaricate di fornire energia funzionano meno efficacemente e iniziano a produrre molecole reattive all'ossigeno, in altre parole si mettono a produrre più radicali liberi. In caso di sforzo moderato nulla di ciò avviene: il recupero è rapido e l'esercizio fisico è benefico. Ma lo sportivo assiduo, o professionista, si trova in stress ossidativo, con tutti i danni che questo stato, se prolungato, può causare. Ciò spiega perchè tanti grandi sportivi muoiano prematuramente di tumore o di malattie nervose degenerative, come la sclerosi laterali amiotrofica. Gli antiossidanti non incrementano le prestazioni degli sportivi, non hanno effetto dopante, ma agevolano la fase di recupero ed evitano gli effetti negativi dello sforzo muscolare a lungo termine. Assumerli è quindi indispensabile per il recupero dopo lo sforzo fisico. Ma quanti medici che seguono gli sportivi professionisti ne sono consapevoli? Uno studio condotto dalla società belga Probiox sui calciatori della nazionale francese nel 2002, poco prima dei mondiali in Corea, ha mostrato che tutti, tranne uno (nella fattispecie, un giocatore di eccezione) erano in stress ossidativo, forse a causa di un esaurimento muscolare dovuto a un eccesso di partite giocate e all'assenza di una adeguata compensazione antiossidante>>



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