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Acidi grassi Omega-3 e rischio di Alzheimer: cosa dimostra l'evidenza scientifica?

  • Immagine del redattore: Alessandro Andrea Cinausero
    Alessandro Andrea Cinausero
  • 29 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

L'evidenza scientifica suggerisce che un adeguato apporto di acidi grassi Omega-3,in particolare EPA e DHA,può giocare un ruolo protettivo contro il morbo di Alzheimer,aiutando a ridurre il rischio e a rallentare il declino cognitivo in alcune fasi. 

Gli Omega-3,che attraversano la barriera emato-encefalica,possono influenzare positivamente i processi neurodegenerativi e la progressione della malattia,specialmente nei soggetti geneticamente predisposti. 

Tuttavia,i benefici sembrano essere più marcati nelle fasi iniziali o pre-sintomatiche,e non in quelle più avanzate della malattia. 



Meccanismi d'azione 

Riduzione della beta-amiloide: Gli Omega-3 possono contribuire a ridurre i livelli della proteina beta-amiloide,un fattore chiave nello sviluppo dell'Alzheimer. 

Azione neuroprotettiva: Questi acidi grassi possono proteggere le cellule nervose,migliorare la memoria e l'orientamento,e contrastare l'infiammazione e i processi di invecchiamento cellulare. Transito attraverso la barriera emato-encefalica: Gli Omega-3 (EPA e DHA) sono in grado di attraversare questa barriera,raggiungendo il cervello e agendo sui processi neurodegenerativi. Benefici per soggetti a rischio genetico Effetto protettivo: Studi su persone con una maggiore predisposizione genetica all'Alzheimer (portatori del gene APOE-ε4) hanno riscontrato una minore progressione dei segni della demenza e un minor rischio di lesioni nella sostanza bianca cerebrale in chi segue una dieta ricca di Omega-3. 



Differenze tra EPA e DHA DHA: Un elevato livello di DHA è associato a una riduzione del rischio di Alzheimer e può essere utile per migliorare la memoria nei soggetti con declino cognitivo lieve. 

EPA: L'integrazione con EPA è stata associata a un miglioramento della memoria e a una potenziale riduzione del rischio di Alzheimer,soprattutto nei soggetti più giovani e a rischio. 



Considerazioni importanti 

Fasi della malattia: I benefici degli Omega-3 sembrano essere maggiori nelle fasi iniziali o nella prevenzione,e non in quelle più avanzate della malattia,dove il declino cognitivo è già pronunciato. 

Tipologie di Omega-3: Le ricerche suggeriscono che diverse formulazioni, o una combinazione di EPA e DHA,possono essere più adatte per scopi preventivi o terapeutici in relazione alle caratteristiche individuali del paziente. 



In sintesi,l'assunzione di Omega-3,attraverso la dieta e un'integrazione mirata di qualita' (certificazione IFOS),sembra essere un valido alleato nella prevenzione dell'Alzheimer,con benefici particolarmente evidenti in persone geneticamente predisposte. 


Alzheimer's & Dementia



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GLI OMEGA-3,STUDI SCIENTIFICI
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