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L'emicrania è associata a un aumento del rischio di malattie infiammatorie intestinali (IBD)

  • Immagine del redattore: Alessandro Andrea Cinausero
    Alessandro Andrea Cinausero
  • 3 ore fa
  • Tempo di lettura: 1 min

L'emicrania può essere associata a un aumento del rischio di malattie infiammatorie intestinali (IBD),ma gli studi sono ancora focalizzati sull'asse intestino-cervello e la direzione esatta della correlazione. 

Entrambe le condizioni condividono meccanismi comuni,come le disfunzioni del microbiota intestinale e il ruolo delle citochine infiammatorie,oltre all'influenza del nervo vago. 



Meccanismi condivisi 

Asse intestino-cervello: Esiste una comunicazione diretta tra intestino e cervello attraverso il nervo vago,che collega gli organi addominali al tronco encefalico.

Questa connessione può influenzare entrambe le condizioni. 

Microbiota intestinale: Sia le IBD,che l'emicrania sono legate a disfunzioni del microbiota intestinale e a un'alterata risposta infiammatoria (citochine). 

Componente nervosa: Il sistema nervoso enterico,presente nell'intestino,gioca un ruolo chiave in entrambe le patologie,con una maggiore sensibilità del nervo vago associata a maggiore frequenza di cefalea. 

Direzione della correlazione Dalle IBD all'emicrania: È risaputo che le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI o IBD) aumentano il rischio di sviluppare emicrania,suggerendo un collegamento in questa direzione. 



Dall'emicrania alle IBD: È in fase di studio la possibilità che l'emicrania possa influenzare le IBD,ma il ruolo preciso è ancora oggetto di ricerca. 

Implicazioni pratiche Gli specialisti stanno prestando maggiore attenzione all'asse intestino-cervello,per l'ottimizzazione delle cure. 

Interventi nutrizionali e sullo stile di vita possono essere considerati,per aiutare i pazienti con emicrania a migliorare la loro salute intestinale.



Scientific Reports


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