Nutrizione Antiglicante
- Universal Design
- 3 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Un intervento dietetico anti-glicante,atto a ridurre il più possibile l’assunzione e la produzione di AGE (advanced glycation end-products) è un approccio atto a controllare l’infiammazione silente,lo stress ossidativo ed a prevenire le malattie croniche correlate,ad esempio la sindrome metabolica ed il diabete di tipo 2. Il termine AGE si riferisce a una serie di composti chimici prodotti quando gli zuccheri si legano con proteine (glicazione avanzata). Gli AGE si possono formare per via endogena in seguito all’incremento della concentrazione endocellulare di carboidrati semplici (glucosio, fruttosio, ribosio ecc.,soprattutto le loro forme fosforilate) secondaria al picco glicemico plasmatico.Ciò accade soprattutto in seguito all’assunzione di zuccheri ad alto indice glicemico assorbiti velocemente. A tale picco glicemico l’organismo contrappone un picco insulinico per permettere agli zuccheri in eccesso di penetrare dal circolo sanguigno nelle cellule.
Nel tempo,queste stimolazioni iperglicemiche ripetute più volte al giorno,soprattutto se lontano dai pasti principali,possono comportare l’insorgere dello stato di resistenza periferica all’insulina che predispone a future,gravi patologie quali obesità,diabete (di tipo 2),dislipidemie,ipertensione,arteriosclerosi,tumori ecc. Oggi con la dieta consumiamo più AGE di quanto accadeva anni fa.Si trovano per esempio sulle superfici dorate o abbrustolite di cibi fritti o grigliati,oppure sul pane tostato.Alcune aziende alimentari trasformano eccessivamente alcuni alimenti o aggiungono AGE artificiali per esaltare il sapore (ad es. nei prodotti da forno,in tutto il junk food). Pertanto,una dieta antiglicante deve ridurre l’assunzione di zuccheri semplici ad alto indice glicemico (ad es. merendine,soft drink) ed incrementare i carboidrati integrali.Infatti,le fibre o le farine integrali sono in grado di ridurre l’impatto glicemico dei cibi,al contrario delle farine 00 contenute nei cibi raffinati (pane, pasta,riso,ecc.). I carbo ad alto impatto glicemico/insulinico sono consigliati SOLO NEL POST WO (POST ALLENAMENTO) Anche l’utilizzo di spezie,ricche di sostanze antiglicanti (curcuma,rosmarino, origano,zenzero) può essere utile così come la cottura dei cibi a bassa temperatura. Importante è,anche,aumentare l’esercizio fisico:esso contribuisce ad aumentare i consumi totali e la velocità di utilizzo metabolico dei carboidrati,riducendo i rischi di picchi glicemici troppo elevati e frequenti.Naturalmente l’entità dell’impegno fisico deve essere adeguata alla preparazione e alle caratteristiche soggettive di ciascuno di noi.Si è evidenziato,ad esempio,che un’adeguata attività fisica è in grado di ridurre la permeabilità intestinale e l’infiammazione silente,mentre,al contrario,un’attività fisica esagerata sortisce l’effetto contrario! Si può anche ricorrere all’uso di nuovi integratori in grado di ridurre i processi di glicazione e/o di contrastare l’insorgere dell’insulino-resistenza. (come l'ALA acido alfa lipoico,il cromo e la cannella) Numerosi studi hanno dimostrato che molti polifenoli naturali (ad esempio quelli di alcune specie di spezie mediterranee) hanno la capacità di ridurre “in vitro” i processi di glicazione proteica.Nel nostro laboratorio abbiamo testato molte di queste spezie e abbiamo ottenuto risultati davvero interessanti. La più attiva è risultata una frazione di polifenoli ottenuta da un estratto idro-alcolico di origano.Un’altra serie di composti naturali con proprietà anti-glicazione sono risultati 2 aminoacidi (il triptofano e l’istidina) e una serie di peptidi che li contengono. I peptidi intestinali GPL-1 e GPL-2 (GLP, glucagon-like-peptide) sono in grado,se increti in quantità fisiologiche corrette,di prevenire l’insulino-resistenza e l’iperglicemia alla base dei processi di glicazione. L’approccio dietetico antinfiammatorio e anti-glicante è fondamentale anche per il mantenimento della salute del microbiota;utile l’assunzione di yogurt,latti fermentati,fibre alimentari.Ricordiamo come il microbiota possa essere influenzato durante tutta la vita dalla dieta,dallo stile di vita,dall’età, dall’assunzione di farmaci,di prebiotici e probiotici.

Yamagishi S, Matsui T. Pathologic role of dietary advanced glycation end products in cardiometabolic disorders, and therapeutic intervention. Nutrition 2016;32(2):157-65.
Palimeri S, Palioura E, Diamanti-Kandarakis E. Current perspectives on the health risks associated with the consumption of advanced glycation end products: recommendations for dietary management. Diabetes Metab Syndr Obes 2015;8:415–26.
Cervato C, Carabelli M, Gervasio S, Cittera A, Cazzola R,Cestaro B. Antioxidant properties of oregano (origanum vulgare) leaf extracts. J Food Biochem 2000;24:453-65.
Cazzola R, Camerotto C, Cestaro B. Anti-oxidant, anti-glycant, and inhibitory activity against α-amylase and α-glucosidase of selected spices and culinary herbs. Int J Food Sci Nutr 2011;62:175-84.
Cazzola R, Cestaro B. Antioxidant spices and herbs used in diabetes. In: Preedy VR (ed.). Diabetes: oxidative stress and dietary antioxidants. Academic Press, San Diego, 2014, pp
Comments